Viviamo in luoghi sempre più piccoli, compressi. Abbiamo bisogno di ottimizzare al massimo lo spazio a nostra disposizione, cercando l’equilibrio tra l’ordine razionale dei nostri oggetti e la libertà del nostro spirito. La volontà è quella di fondere in un unico organismo la dualità fra raziocinio e sogno, trasformando in luce il codice Morse che indica la parola “mar”, il mare in lingua portoghese. E proprio dall’Oceano Atlantico che trae ispirazione “mar”: un mobile contenitore è il sostegno per il materasso; in quello retrostante trovano posto altri due contenitori per riporre tutto quello di cui abbiamo bisogno vicino al letto. Nella zona superiore sono ricavate sette nicchie di lunghezze diverse, traslucide e retroilluminate, che scrivono la parola “mar”. L’illuminazione per i comodini è integrata nella veletta, mentre la testiera è costituita da altri tre parallelepipedi contenitori, che possono essere facilmente rimossi.
We live in a place smaller, compressed. We need to maximize the space available, seeking a balance between the rational order of our objects and the freedom of our spirit. The intention is to merge into a single body duality between reason and dream, transforming light into Morse code that indicates the word "mar", the "sea" in Portuguese language. That takes its inspiration from the Atlantic Ocean "sea": a storage unit is the support for the mattress, in place of the rear are two more containers to store everything we need at the bedside. In the upper recesses are seven formed of different lengths, translucent and backlit, they write the word "mar". The lighting for the bedside tables is integrated into the veil, while the headboard is constituted by three other parallelepiped containers, which can be easily removed.
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